Oltre il giardino
OLTRE IL GIARDINO
La nuova mostra a Villa Nigra dedicata alla relazione tra umano e natura
Inaugurazione sabato 27 maggio h 17.00
La mostra sarà visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 14.30 alle 18.30
Oltre il giardino, a cura di Ilaria Macchi, è la nuova mostra di Asilo Bianco. Un percorso all’interno delle magnifiche sale del piano nobile di Villa Nigra a Miasino, tra le colline affacciate sul lago d’Orta.
Gli artisti Linda Carrara, Matteo Giuntini, Lorenzo Gnata, Leila Mirzakhani, Barbara Stimoli e Titta C. Raccagni partecipano alla collettiva che indaga, andando a fondo delle diverse sfaccettature dell’arte contemporanea, la relazione intima e istintiva degli esseri umani con la natura e come questo stesso rapporto viene filtrato dalla progettualità dell’artista che lo restituisce all’osservatore.
Il nostro modo di rapportarci con la natura è fondamentale per descrivere noi stessi e la nostra società. Da sempre, l’arte è stata un medium privilegiato per esplorare questo rapporto, dalle prime rappresentazioni di pittura rupestre nel Paleolitico fino alle installazioni e riflessioni contemporanee.
Oltre il giardino va a indagare tutto questo, senza dimenticarne la portata estremamente politica e sociale: facciamo parte, come esseri umani, del mondo naturale e le nostre vite sono intimamente intrecciate e connesse all’ambiente che ci circonda. Tuttavia, da sempre il nostro rapporto con la natura è filtrato, segnato da conflitti e sfruttamento, comportamenti che minacciano la salute e il benessere di tutti, noi compresi.
“Nel corso della storia la relazione uomo-natura ha subìto grandi cambiamenti e cambi di direzione, riscontrabili nel modo in cui gli umani hanno progettato e vissuto gli spazi verdi nei luoghi di vita, nelle città e intorno alle proprie abitazioni. I giardini storici del Lago d’Orta sono esemplificativi di una ricerca di bellezza e benessere che passa dalla progettazione, dalla ricerca e dalla cura di varietà arboree locali ed esotiche. Ne sono un esempio i giardini di Nigra, quello della Villa omonima e quello di Villa Monte Oro. Ma anche il giardino dei semplici di Miasino: esempi diversi di giardino accomunati da un fare poetico che avvera quella metafora sempre attuale che vede i giardini non solo come luoghi fisici ma anche come spazi dell’anima. Similmente, l’arte fissa l’effimera esistenza dei viventi oltre il passaggio del tempo, fermando le brevi esistenze di umani, animali e vegetali nell’infinita temporalità della natura e della storia”, racconta la mostra la curatrice Ilaria Macchi.
Nume tutelare, l’architetto Carlo Nigra (1856-1942), figura poliedrica estremamente proiettata nel futuro. In occasione delle settimane di mostra viene inaugurato il sentiero Nigra, percorso tracciato da Itinerarium che da Orta San Giulio porta ad Ameno e Miasino. Si è voluto connettere i luoghi del Nigra in un percorso che parte dalla Basilica di San Giulio sull’isola omonima, la Chiesa parrocchiale e il Sacro Monte di Orta, Villa Nigra e il suo giardino, la Chiesa di San Rocco e il Giardino dei semplici a Miasino, la Villa con il Parco Monte Oro e il Parco neogotico Tornielli di Ameno.
Durante l’inaugurazione si assisterà alla performance del
duo artistico Titta C. Raccagni e Barbara Stimoli, realizzata in collaborazione con CROSS
Project. Uno spazio di incontro e intra-azione della materia, tra corpi umani e pietre. L’esibizione farà parte della mostra come video installazione.
Come ci spiega Henry David Thoreau: “Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, […] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto”.
Non resta che andare Oltre il giardino.
Dopo Carlo Nigra: uno sguardo contemporaneo, la mostra è la seconda a far parte di Lago d’Orta Moving Connections, finanziato da Fondazione Cariplo, in collaborazione con Comune di Miasino, Comune di Orta San Giulio e Fondazione CROSS EPS, e del percorso Interreg Italia Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, una partnership con Associazione Musei d’Ossola e Museumzentrum La Caverna di Naters.